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IL KANAMARA MATSURI, LA FESTA DEL PENE
Si chiama Kanamara Matsuri, cioè “festa del grande pene di ferro” e si svolge a Kawasaki, in Giappone, la prima domenica di aprile: è la festa scintoista della fertilità e ha origini antiche anche se oggi è ha perso parte del suo valore mistico ed è un esempio di folclore locale che richiama ogni anno turisti stranieri e visitatori da tutto il Giappone. Sono moltissimi infatti i giapponesi che ogni primavera partecipano a questo evento pagano e gioioso pregando per avere un bimbo, fortuna negli affari o armonia familiare.
Kawasaki, sin dai tempi dello shogunato Tokugawa è stato un importante centro commerciale e stazione di posta lungo la via del Tokaido che univa Tokyo a Kyoto. Non è una meta particolarmente conosciuta e frequentata probabilmente a causa della sua posizione, proprio nel bel mezzo delle due grandi città di Tokyo e Yokohama, per cui i viaggiatori solitamente non la considerano troppo. Invece meriterebbe una sosta perché a Kawasaki si trova il grande tempio buddhista Kawasaki Daishi, noto anche come Heikenji, dedicato al grande monaco Kobo Daishi. Con una pagoda a cinque piani tra le costruzioni che lo caratterizzano è uno dei templi in assoluto più frequentati e visitati dai giapponesi durante la notte del primo dell’anno. Tuttavia, un evento che rende diciamo cosi “speciale” Kawasaki è il Matsuri (il festival) che si tiene nella prima settimana di aprile presso il santuario shintoista Wakayama Hachimangu. Si tratta di uno dei pochi santuari della fertilità rimasti in Giappone. Ne consegue che la divinità venerata all’interno del santuario è il “Kanamara sama” letteralmente “onorevole grande pene di ferro”.
La leggenda narra che tanto tempo fa, viveva nella zona una giovane principessa. Un demone invaghitosi di lei, la corteggiò senza successo e per ripicca la giovane venne posseduta dal demone stesso che entrò nel suo corpo. Ora accadde che la fanciulla fu pronta a prendere marito, ma la prima notte di nozze, i denti affilati del demone impedirono al novello sposo di adempiere ai sui doveri coniugali. Lo stesso accadde al secondo marito. Il terzo marito, fabbro del villaggio, pensò allora di utilizzare un pene di metallo. Il demone mordendolo si ruppe i denti e lasciò libera la giovane… E vissero tutti felici e contenti.
Una motivazione più realistica potrebbe essere quella che riferisce che il santuario nel periodo Edo (1603-1868) era frequentato dalle prostitute dei numerosi bordelli della zona che si riunivano qui a pregare per i buoni affari e per ricevere protezione contro le malattie.
Oggi il Matsuri è considerato come il festival della fertilità per eccellenza e durante la manifestazione si raccolgono anche fondi per la lotta contro l’AIDS. Si tratta di un evento abbastanza inusuale (e piuttosto sconcertante) soprattutto per gli occidentali cresciuti in un ambiente cattolico. Per l’occasione il tempio e tutto il quartiere intorno si riempie di oggetti fallici di ogni dimensione e materiale, bancarelle vendono caramelle, gelati e dolci “a tema”, mentre abili mani artigiane intagliano vegetali a forma di pene.
Durante la giornata vengono portati in processione enormi simboli fallici, tra cui uno tutto rosa in particolare viene trasportato da un gruppo di uomini vestiti da donna. Non mancano le foto di rito, soprattutto da parte di donne di ogni età, che si fanno riprendere ed immortalare accanto o sopra enormi falli in legno, i protagonisti indiscussi del festival.
Nessun segno di imbarazzo tra i giapponesi, che vivono questa festa in modo molto naturale e spontaneo probabilmente anche in conseguenza del fatto che in Giappone il cattolicesimo con tutte le sue limitanti e “castranti” regole morali ha attecchito poco quindi il senso del pudore ha parametri assai diversi da quelli occidentali. Il Kanamara Matsuri, comunque sia, è sicuramente un’occasione per rendere originale il proprio soggiorno in Giappone.