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New York by night
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LE LUCCIOLE DELLE GROTTE WAITOMO 

 

Sotto i paesaggi collinari della North Island, in Nuova Zelanda, è celata una grotta molto particolare. Sul soffitto vi sono migliaia di lucciole che illuminano l’ambiente con una strana luce blu. Il riflesso nel fiume sotterraneo che scorre nella caverna rende tutto ancora più suggestivo.

Questa specie d’insetto, l’arachnocampa luminosa, vive esclusivamente in Nuova Zelanda, ma in realtà non si tratta di lucciole, sono larve di mosca. La luce deriva da un sottile filamento che le mosche tessono per tendere una trappola alle loro prede. Più fame hanno e più luminosa sarà la loro luce. Le larve di mosca sono molto coccolate del personale addetto alla manutenzione. Sofisticati sistemi controllano la qualità dell’aria e della roccia e i livelli di anidride carbonica. Tutti i dati raccolti confluiscono in un computer centrale, dove un team di esperti li analizza tutti i giorni. Con queste informazioni, si determina quando i flussi d’aria devono essere modificati.

Le grotte si sono formate oltre 30 milioni di anni fa, sopra una faglia sismica. Durante tutto questo tempo e grazie alla particolare collocazione, l’acqua piovana è entrata con facilità nel sottosuolo, disegnando migliaia di decorazioni. Ogni angolo del soffitto e delle pareti è decorato da decine di cristalli calcarei. Il sito è composto da due livelli, quello prossimo alla superficie è asciutto e comprende l’ingresso della grotta e alcune formazioni calcaree note come le catacombe, l’organo a canne e la camera del banchetto. 16 metri più in profondità c’è il livello inferiore, dove troviamo il torrente sotterraneo e una caverna chiamata la Cattedrale. È conosciuta in tutto il mondo per la sua acustica perfetta, dovuta alla sua forma chiusa e alla superficie ruvida. Molti cantanti famosi si sono esibiti nella cattedrale e sono rimasti deliziati dalla purezza del suono.

Il tomo e un’altra delle meraviglie di questa caverne. È un albero di calcare alto 16 m, a testimonianza di un’antica cascata che rivive solo durante le piogge intense. Il tomo è stata l’ultima struttura calcarea che si è formata e collega la superficie al piano più profondo delle caverne.

 

Storia delle grotte

Le grotte sono state esplorate per la prima volta nel 1887, dal geometra inglese Fred Mace e dall’amministratore Maori locale, Tane Tinorau. Il popolo Maori conosceva queste grotte già da molto tempo, ma nessuno si era mai spinto nei livelli più profondi. Fred e Tane costruirono una zattera di steli e con solo una candela per fare luce, navigarono nel fiume sotterraneo. Una volta entrati nelle grotte, la loro prima scoperta fu la miriade di piccole luci che illuminavano il soffitto della grotta. I loro occhi si erano appena abituati all’oscurità quando videro questa moltitudine di luci riflettersi nell’acqua. Alzando gli occhi verso l’alto, scoprirono da dove arrivava la luce. I due rimasero affascinati da quel luogo e vollero condividerlo con tutto il mondo. Seguirono molte spedizioni e dopo tanti tentativi, riuscirono a trovare un punto di ingresso dalla superficie. Ancora oggi, le migliaia di turisti che visitano queste grotte, entrano da qui. Nel 1889 le Waitomo Caves furono aperte al pubblico, con Tinorau e sua moglie a fare da guida. Se visitate questo luogo, gli operatori turistici che vi accompagneranno alla scoperta delle Waitomo Caves sono discendenti di Tinorau e sua moglie.

 

Curiosità su Waitomo

Waitomo è una parola maori, costituita da due termini, “wai” che significa acqua e “tomo” che indica un’apertura o un buco. Letteralmente si potrebbe tradurla come ”il torrente che scorre nel buco del terreno”. Il distretto di Waitomo comprende la città principale e l’insediamento di Te Kuiti, oltre i comuni Mokau, PioPio, Awakino, Marokapa e Benneydale. La popolazione è di circa 9700 persone. L’economia locale è molto florida e ruota intorno al turismo, l’agricoltura, il legname e l’estrazione mineraria.

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