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GLI INCREDIBILI MAID CAFE' DI TOKIO 

 

Agli inizi degli anni 2000 ad Akihabara, un quartiere di Tokio, sono iniziati a diffondersi i Maid Cafè, cioè dei locali dove è possibile bere e mangiare qualcosa serviti in modo impeccabilmente educato da giovanissime cameriere vestite di pizzi e merletti come bambole francesi o inglesi del passato, con un tocco sexy dato dalle gonne molto corte, autoreggenti e reggicalze a vista. A ciascun cliente viene offerta la totale devozione, attraverso gesti e frasi di massimo rispetto, esattamente come avverrebbe all’interno di una nobile abitazione privata del 1800. Tutto questo rispetto garantisce al cliente di sentirsi a proprio agio ma non sono assolutamente tollerate proposte o atti sessuali di alcun tipo.

I Maid Cafè sono più che altro rivolti ad una clientela di persone che spesso hanno difficoltà ad avere relazioni con il sesso opposto, che vengono stuzzicati dalle cameriere con frasi incredibilmente gentili, sorrisi, risatine e canzoncine e filastrocche un po’ infantili. Per questo motivo è un posto dove anche i turisti stranieri possono andare, anche in compagnia dei più piccoli che sicuramente si divertiranno. Si divertirà la mamma per l’atmosfera giocosa del locale e si divertirà il papà a guardare le giovani camerierine…

Il menu in genere è abbastanza semplice, anche se in alcuni Maid Café è possibile trovare torte casalinghe fatte dalle stesse maid che come tradizione vuole si devono occupare anche della cucina.

«Okaerinasaimase goshujin sama». Questa frase significa “benvenuti signori” e viene rivolto ai clienti da una graziosa maid, cameriera in stile vittoriano-francese, all’ingresso di uno dei numerosi Maid Cafè di Tokyo (in giapponese meido kissa). Ce ne sono davvero una miriade e per tutte le tasche. Attualmente il numero dei Maid Cafè continua a crescere rapidamente, e anche la loro struttura si sta modificando. Nascono di solito come piccoli locali di circa 30 posti a sedere, ma oggi si trovano anche all’interno di palazzi e si dividono su 3 o 4 piani. Non è raro trovare, all’interno dell’edificio che ospita il Maid Cafè anche una sorta di museo a tema o negozi di gadget.

Una volta varcata la soglia ci si trova in un mondo surreale. Gli arredi interni non sono uguali per tutti i Maid Cafè, alcuni hanno uno stile semplice e sobrio, ma altri lasciano davvero senza fiato. I più curati e ricercati presentano uno stile “casetta di Hello Kitty”, con un trionfo di colori pastello che spaziano dalle pareti al pavimento. Le sedie sono ornate con soffici cuscini dall’aspetto spumeggiante, possibilmente di colore rosa o fucsia. Alle pareti foto di cuccioli o di personaggi dei fumetti, senza dimenticare lustrini e piumaggi vari, sempre in tinta col resto degli arredi. Altri ancora prediligono i colori accesi, senza eccedere con le tonalità stucchevoli del rosa, in un mix di fantasie astratte o motivi anni ’70.

All’ingresso il cliente viene accolto da una maid, naturalmente vestita in modo impeccabile con trine e merletti su un abitino corto da cui sbucano calze autoreggenti bianche e reggicalze. Generalmente una maid tende a servire e intrattenere sempre lo stesso cliente. Una volta accomodati la maid illustrerà in modo istrionico (un’occidentale direbbe “fuori di testa”) il menù. Ogni volta che una maid, porta le consumazioni al tavolo, pronuncia la frase di rito “Moe moe kyun”, muovendo le mani su cibi e bevande: pare sia un “incantesimo” atto a migliorarne ulteriormente il sapore….

I cibi invece sono guarniti direttamente al tavolo dalle maid con disegni di animaletti con il ketchup o con panna o cioccolata. All’interno dei Maid Cafè oltre cibi e bevande si paga tutto, dalle foto con le cameriere, all’intrattenimento che viene da loro offerto e persino il tempo di permanenza nel locale.

Il modo migliore per trovare il Maid giusto è quello di girare per le strade di Tokio e farsi “catturare” dalle ragazze in costume che stanno all’esterno dei locali. I più frequentati del momento sono quelli della catena Akihabara, nell’omonimo quartiere:

  • Il primo è situato in Sumiyoshi BLDG.6F 3-16-17, Sotokanda Chiyoda-Ku, Tokyo;

  • “Akihabara 2”, invece, in Zeniya BLDG.3F 1-8-4, Sotokanda Chiyoda-Ku, Tokyo;

  • il terzo si trova in Kyoei-Sotokanda-Daiichi BLDG 4-4-2, Sotokanda Chiyoda-Ku, Tokyo.

 

Dei Maid Cafè esiste anche una versione maschile rivolta alle donne! Basta andare a Ikebukuro o Shibuya e cercare un Butler Café: troverete dei camerieri (di ottima presenza) pronti a farvi sentire come delle principesse! Un Butler Café molto popolare tra le giapponesi si trova a Shibuya, dove i camerieri/maggiordomi sono stranieri. Probabilmente perché le donne giapponesi assegnano il ruolo dell’uomo galante agli occidentali, in quanto l’Occidente è visto come il Paese del “ladies first“.

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