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New York by night
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IL RED LIGHT DISTRICT DI AMSTERDAM 

 

Visitando Amsterdam è impossibile non capitare anche per sbaglio nel De Wallen, il più grande e noto quartiere a luci rosse di Amsterdam, costituito da una rete di vicoli medievali, lungo i quali vi sono circa 300 “camere-cabine”, affittate da prostitute che offrono i loro servizi sessuali da dietro una porta di vetro, di solito illuminata con luci rosse. Il De Wallen è una delle zone più antiche di Amsterdam e mentre di giorno si può ammirare la tipica architettura del XIV secolo e i suoi pittoreschi canali, al calare del sole il quartiere cambia vita e colore. La zona non è esclusiva delle prostitute: negli ultimi anni numerose famiglie e giovani professionisti si sono spostati a vivere proprio all’interno di questo quartiere che paradossalmente è uno dei più sicuri e controllati della città.

La prostituzione è legale nei Paesi Bassi, a meno che non si eserciti in strada, purché chi la eserciti sia un cittadino dell’UE o un residente permanente straniero nei Paesi Bassi, con una età maggiore di 21 anni. Così facendo, il governo cerca di controllare questo settore lavorativo imponendo ferrei controlli sanitari alle ragazze e ai ragazzi facenti parte del settore. Il mestiere è inoltre tassato.  

Il De Wallen, insieme alle altre aree di prostituzione di Singelgebied e Ruysdaelkade, formano il più esteso Rosse Buurt (quartiere a luci rosse) di Amsterdam. Nel quartiere si trovano anche un certo numero di sexy shop, teatri erotici, live sex, un museo del sesso e anche uno della cannabis.  

Nel 2014 è stato aperto il Red Light Secrets, il primo museo dedicato alla prostituzione in Europa che, senza mezzi termini, svela i dettagli della professione più antica del mondo. Dentro un vecchio bordello, offre la possibilità di accedere all'intimo universo delle 900 donne che offrono i propri servizi dalle vetrine che si riflettono sui canali di Amsterdam.

L'idea del museo è quello di fornire una prospettiva di "normalità" della prostituzione, che molti considerano un lavoro. Non un lavoro come tutti gli altri, ma comunque un lavoro.

Un ologramma di una prostituta all'ingresso inviata le persone ad entrare, e una volta dentro è possibile vedere, tra le altre cose, alcune stanze repliche di stanze reali, molti e diversi strumenti e giocattoli sessuali, oltre ad una "vetrina a luci rosse", dove ci si può anche sedere, per provare cosa si prova a mettersi in mostra, per i potenziali clienti.

Il museo è aperto tutti i giorni, da mezzogiorno a mezzanotte, e il biglietto costa 7,5 euro.

Passeggiare è il modo migliore per visitare il quartiere e scoprirne i lati più bizzarri e trasgressivi, meglio ancora se prendendo parte ad una visita guidata. Molte agenzie turistiche organizzano tour del quartiere, come l’agenzia Lindbergh che propone l’escursione “Amsterdam oscura”, con visita al Centro Informazione della Prostituzione dove un’ex prostituta racconta i meccanismi della professione per proseguire poi con la visita del Red Light District.

Se pensate che la visita di un quartiere a luci rosse possa turbare la vostra sensibilità il consiglio migliore è quello di non visitarlo. Ma sappiate che vi sarete persi una zona importante di Amsterdam (anche dal punto di vista storico e architettonico) e non avrete toccato con mano l’atmosfera trasgressiva del suo quartiere più famoso. 

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